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“Ho deciso di farlo”. Anna Oxa pesante contro la Rai. Ritorno sulla scena col botto: “Ora giustizia”

Attraverso la sua pagina Facebook, dove raccoglie decine di migliaia di ammiratori di vecchia data, Anna Oxa ha fatto sapere che, il prossimo 30 maggio, ci sarà una udienza presso il Tribunale di Roma che avrà come protagonisti lei, la Rai e Ballandi. Quest’ultima è la società che da ormai molti anni produce il talent di Milly Carlucci Ballando con le stelle, in onda su Rai 1 dal lontano 2005. Ma perché li aveva denunciati?

Tutto è cominciato nove anni fa, nel 2013, quando la storica cantante si è infortunata nel corso della sua avventura a Ballando con le stelle che al tempo era alla sua nona edizione, poi vinta da Elisa Di Francisca al fianco dell’oggi insegnante della scuola di Amici di Maria De Filippi, Raimondo Todaro. Da quella volta, Anna Oxa sostiene di essere stata ‘oscurata’ dalla Rai, pur avendo sporto denuncia solamente nel 2019.

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anna oxa querela causa rai tribunale


Anna Oxa in causa con la Rai

“Oxarte informa che il 30 maggio presso il tribunale civile di Roma ci sarà la prossima udienza. Tra Oxa-Rai-Ballandi”, si legge per l’appunto nella pagina ufficiale del simbolo della musica nostrana. Allegato, un articolo che non riguarda la sua storia, bensì quella della giornalista del Tg1, Dania Mondini, che, stando alla sua versione dei fatti, sarebbe stata costretta a condividere la sua stanza con un collega petomane.

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anna oxa querela causa rai tribunale

“E giustizia sia, brava!”, “Presto la verità”, “Finalmente”, “Sempre con te!”, si legge tra i commenti dei fan. “Da quando nel 2013 mi sono fatta male a Ballando con le stelle, la Rai mi ha chiuso le porte, anche se io ho fatto causa solo nel 2019, perché comunque l’ufficio legale bloccava tutte le richieste dei programmi che mi volevano. Questa come la chiamate: non violenza? Ma sono tranquilla, faccio la mia arte, la gente mi segue lo stesso”, ha svelato Anna Oxa durante un’esaustiva intervista rilasciata al Corriere della Sera.

anna oxa querela causa rai tribunale

Questa sorta di veto, la Rai lo avrebbe imposto pure sul Festival di Sanremo. “Mi hanno chiesto di andare e io ho detto: ‘se posso portare ciò che sono’. Ho portato una mistura di suoni, vibrazioni, drammaturgia, un mare di umanità, una dimensione che non era più quella della canzone”.

“Tuttavia, siccome tanti non si esprimono mai, se c’è uno che si esprime, tutti gli danno addosso”, riferendosi al 2006, volta che ricorda con il sorriso. L’ultima dopo fu nel 2011 e, da quell’anno, a suo dire, non è più riuscita a essere ammessa.

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